Ma cos'è un plagio MUSICALE?

Il "Plagio" si materializza nella riproduzione totale o parziale, da parte di un autore che fa passare per propria un'opera frutto del lavoro altrui.

lunedì 16 maggio 2011

Beatles, Stones, Battisti: copiare è un' "arte"?

In un libro tutte le accuse al mondo della musica, confini incerti tra citazione e plagio Michele Bovi, l' autore del volume: «Teorizzo l' inevitabilità del fenomeno»
Nessuno ne esce pulito. Si potrebbe parlare di vizietto dei musicisti, di operazione «note pulite». Oggetto: il plagio, la citazione, la non assoluta originalità di una canzone. Ci sono cascati tutti i numero uno: Beatles, Rolling Stones, Simon & Garfunkel, Michael Jackson, Battisti, De André, Vasco Rossi... geni creativi che per una volta hanno preferito sbirciare il quaderno del compagno di banco. Nonostante siano lontani gli anni Sessanta, quando i nostri «urlatori» riprendevano i successi Usa prima che arrivassero da noi e li ricantavano senza citare gli autori originali, «solo in Italia ci sono circa 3 mila fra cause e vertenze aperte per plagio», dice Michele Bovi, autore di Anche Mozart copiava (Auditorium Edizioni, prefazioni Aldo Grasso e Gene Gnocchi). Partendo, appunto, da Mozart che lo faceva per dimostrare la sua superiorità, Bovi è andato alla ricerca di similitudini, citazioni, rielaborazioni più o meno consapevoli nella storia della musica leggera. Omaggi, tributi, citazioni o copie? Il caso più clamoroso sarebbe quello di «Yesterday» dei Beatles. McCartney ha sempre raccontato di essersi svegliato una mattina con quella musica in testa; due studiosi inglesi affermano che, pur non essendo plagio, la melodia e il testo ricalcherebbero quelli di «Answer Me», brano del ' 53 interpretato anche da Nat «King» Cole. Esistono segugi musicali che, per conto di editori e autori, setacciano le discografie mondiali per scoprire nuovi casi. E qualcuno è stato pizzicato. La causa più celebre è quella che nel ' 93 ha visto l' ex Beatles George Harrison versare 700 mila dollari e altrettanti di spese perché la sua «My Sweet Lord» copiava «He' s so Fine», scritta da Ronald Mack per le Chiffons. Condannati anche i Led Zeppelin (plagiavano il bluesman Willie Dixon) e Michael Bolton (oltre 5 milioni di dollari agli Isley Brothers). In attesa di giudizio Rolling Stones, Mariah Carey e Geri Halliwell. E' finita in pareggio, invece, la causa fra Michael Jackson e Al Bano che lo accusava di aver trascritto parti di «I cigni di Balaka» in «Will You Be There»: per i giudici entrambi si ispirano a modelli classici del blues. Ma il re del pop ha firmato un accordo per ripagare l' utilizzo, non dichiarato, di «Soul Makossa» di Manu Dibango nell' album «Thriller». Non tutte le controversie finiscono in tribunale. «I tempi per ottenere giustizia sono molto lunghi, il plagio non sempre è tale e il presunto colpevole non ha interesse a pubblicizzare il caso - spiega Bovi -: così si arriva a una transazione fra le parti». Come fece John Lennon che, per non aver citato gli autori di un brano di Chuck Berry, li ripagò registrando due loro canzoni. Come è capitato a Zucchero, come racconta Vince Tempera, già suo produttore e arrangiatore: «Lui spesso riproduce, abilmente trasformato, altro materiale musicale. I suoi album circolano per il mondo: sono gli editori a farsi avanti e a trovare un accordo economico». Passando al setaccio Bovi ha trovato somiglianze (mai plagi) con Joe Cocker, Otis Redding, Cat Stevens, Dire Straits, Men at Work, Beatles, Mina. Insomma, tutti ladri? «L' esatto contrario - conclude Bovi -. Pasquale Panella firma addirittura una postfazione a difesa dell' arte di copiare. Come accade nei testi universitari dove un autore ne cita altri mettendoci un 10% di suo, nella musica oggi è inevitabile copiare». Andrea Laffranchi Nel contenzioso su «My Sweet Lord» George Harrison pagò 700 mila dollari ZUCCHERO Ispirato da Joe Cocker. E tanti altri 1 Zucchero (sopra) è stato accusato di imitare Joe Cocker (a fianco): «Diavolo in me» assomiglia a «High Time We Went» e «Menta e rosmarino» ricorda «Sandpaper Cadillac». Tra i suoi modelli anche Otis Redding e Aretha Franklin BEATLES «Yesterday» ricorda Nat King Cole 2 Paul McCartney (sopra con i Beatles) ha sempre detto che un mattino si è svegliato con la melodia di «Yesterday» in testa. Due studiosi dicono che si è ispirato ad «Answer Me», brano del 1953 interpretato anche da Nat King Cole (a fianco) MICHAEL JACKSON Il re del pop pareggia con Al Bano 3 Michael Jackson (sopra) è stato accusato da Al Bano (a fianco) di aver plagiato «I cigni di Balaka» nella sua canzone «Will You Be There». Per i giudici non è colpevole: entrambi i brani si ispirano a modelli classici del blues
(Di Laffranchi Andrea 2 dicembre 2004 - Corriere della Sera)                                                     
Fraccari Alice

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