Ma cos'è un plagio MUSICALE?

Il "Plagio" si materializza nella riproduzione totale o parziale, da parte di un autore che fa passare per propria un'opera frutto del lavoro altrui.

lunedì 23 maggio 2011

Plagio, come riconoscerlo?

C’è ancora una notevole confusione nella definizione del plagio, dovuta anche all'accostamento alla contraffazione. Ma mentre il primo indica l'azione di chi si appropria di un'opera altrui o di una sua parte o di una sua elaborazione, usurpandone la paternità (ovvero dichiarandosene autore), la contraffazione è lo sfruttamento economico dell'opera che avviene senza il consenso dell'autore (p.e. la pirateria discografica: qualcuno pone in commercio copie abusive delle mie composizioni).

Alla differenza tra i due termini corrispondono due aspetti diversi dell'opera dell'ingegno: bene personale da una parte, strettamente legata all'autore dal rapporto di genesi creativa, bene patrimoniale dall'altra, in quanto normalmente riproducibile e utilizzabile economicamente.

Dal punto di vista giuridico non esiste una definizione unitaria.
La legge italiana, in particolare quella sul diritto d'autore, si limita a punire alcuni comportamenti riconducibili ai significati comuni dei due termini. A tale proposito è stata creata una figura giuridica, il plagio-contraffazione, che ricomprende sia lo sfruttamento economico abusivo dell'opera, che l'usurpazione di paternità. Ma vi può anche essere plagio senza contraffazione, o contraffazione senza plagio.
Il plagio semplice si può realizzare in varie forme: per esempio attraverso la riproduzione totale e parziale dell'opera originaria, attraverso una sua elaborazione non creativa, oppure creativa ma abusiva e usurpatrice di paternità e camuffata attraverso un lavoro di ritaglio, di trasferimento, o di cambiamenti formali. Oppure attraverso la trasformazione da una in altra forma, per esempio da forma letteraria ad artistica o viceversa.
Soprattutto è emerso il problema di definire i criteri generali per la sua identificazione. Infatti il plagio di una composizione musicale di una certa complessità, di una sua parte o di una sua elaborazione, è meno difficoltosa, rispetto invece a piccole o modeste composizioni (specialmente nella musica leggera).
Certamente la componente che maggiormente può far riconoscere in un brano musicale la creatività altrui è la linea melodica; ma la composizione musicale è formata anche dal ritmo, dal timbro, e da accordi armonici, per cui anche questi intervengono al fine di far riconoscere il plagio.

Alcuni giudici hanno ritenuto che per identificare l'esistenza del plagio tra due composizioni fosse sufficiente l'ascolto comparativo tra i due brani. Altri invece hanno ritenuto che fosse necessario uno studio più approfondito, e che soprattutto l'oggetto dell'indagine fosse il legame di creatività che sorge tra l'autore e la sua opera.

Dirittodautore.it
Aline Avesani

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